domenica 16 settembre 2007
giovedì 6 settembre 2007
Giochi delle Porte Gualdo Tadino: DA NON PERDERE
GIOCHI DELLE PORTE - GUALDO TADINO - PG
mercoledì 29 agosto 2007
LA VERA STORIA DI KRISS OVVERO DA QUAL PARTE STA L'INUMANITA'
L'ho trovato e lu pubblico perchè mi è piaciuto.......
Il cane e l'uomo si incontrarono per caso nel canile comunale.
Il cane ve lo avevano portato perché lasciato solo sul marciapiede
di una strada cittadina,dove era rimasto per più di un giorno,fino a
che alcune persone non avevano chiamato il 113.
Di sicuro non era stata la compassione per la sua sorte,di più la paura
di trovarsi di fronte a un animale incostudito,senza museruola e per
giunta di quelli messi al bando da chiacchere di giornali e televisione.
Erano stati anche disturbati dal pianto ininterrotto dell'animale,che non
si era mosso da dove era stato abbandonato.
Era arrivata una volante,era sceso un poliziotto con un'arma in pugno,
poi era arrivato l'accalappia cani che lo aveva preso col cappio,infine
sotto scorta lo avevano portato al canile comunale.
L'uomo, anch'egli triste e angosciato,per la perdita del suo amico lupo,
era arrivato nello stesso luogo.
Con gli occhi arrossati e un nodo alla gola si era appoggiato con le
palme delle mani alla rete dell'ultimo box con lo sguardo fisso davanti
se, come un cieco.Il cane,avvicinatosi, si era alzato sulle zampe posteriori e
con le zampe anteriori,immobile, premeva la rete contro le mani dell'uomo.
Ne l'uno e ne l'altro avevano avuto il tempo di osservarsi,guardavano ma
sembravano non vedersi,i loro corpi erano al momento trasparenti,forse
solo anime o respiro.
Il cane aveva preso a scodinzolare e l'uomo a guardare soffiandosi il naso
con un tovagliolino di carta ormai troppo zuppo di lacrime.
L'uomo,ritornando indietro,si era recato nell'ufficio del custode per chiedere
notizie di quel cane nero, rinchiuso in quell'ultimo box.
Voleva conoscerlo da vicino e se fosse stato possibile accarezzarlo.
Fu accontentato.Il cane si avvicinò e si strusciò contro i calzoni e con il corpo
si fermò contro di essi appogiandovisi e facendovi pressione.L'uomo passò
la mano destra sul suo dorso con cautela.
Il pelo era del tipo corto,ruvido più che morbido.Lo sporco che vi si era ac=
cumulato sopra lo rendeva tale e ancor più male odorante.Tale odore
acre e nauseabondo, simile a quello che deriva da escrementi secchi ravvivati
da umidità, era rimasto anche attaccato alla mano che lo aveva accarezzato.
Il muso corto si slargava in una possente mascella verso un cranio grosso,
triangolare,tondeggiante su cui si aprivano due occhi scuri con sclere rosse,
le palpebre ora si aprivano interamente,ora solo parzialmente.
Le orecchie gli erano state tagliate quasi alla base e ora la loro forma
appariva come un appassita inflorescenza (taglio a mezza rosa).
Il resto del corpo proporzionato,con muscolatura ben scolpita e sviluppata
alle coscie.Una macchia piccola sul muso,bianca,non candida,tendente al
grigio.Una grande macchia,candida questa, si estendeva dal mento
fino alla faccia anteriore del torace,dove si andava via via più allar=
gando.Bianche anche la parte superiore delle dita delle quattro zampe.
Altezza media se ci si riferisce a un cane lupo di cui si hanno in mente le carat=
teristiche,normale per la sua razza.
L'uomo avrebbe voluto prenderlo per averne cura e amarlo,così come aveva
fatto per gli altri cani che di volta in volta aveva avuto,ma era in dubbio.
Appariva docile e anche al momento ubbidiente ,ma poiché aveva in mente
la statuaria bellezza del suo ultimo cane lupo non sapeva decidersi ;per questo
continuava ad osservarlo e a studiarlo.
Ad un tratto chi decise fu proprio il cane.Si era sentito rifiutato e temendo
di essere rimandato nel suo triste recinto si gettò a terra con la pancia all'aria
restando immobile con gli arti anteriori flessi e rattenuti stretti al torace
Un atto di preghiera o di sottomissione,potevano anche essere entrambi.
L'uomo si commosse ancor più e si decise.
Quel cane non era vissuto sempre a lato di strade,non aveva solo conosciuto
persone ingrate,non era stato sempre schivato o abbandonato.
Un tempo anche lui era stato accettato,amato,coccolato,accarezzato,
vezzeggiato,al centro di pensieri e discorsi.
Poi ,come accade anche tra le persone,il destino si era accanito e rivoltato
contro di lui. La sua vita repentinamente era cambiata.
Era stato un pitbull rispettabile ancor prima che le chiacchiere gli avessero
rovinata la reputazione.
Si era ritrovato solo con gli occhi che cercavano, che non vedevano chi un
tempo aveva amato e aveva difeso con un grande cuore di cane.
La forza dell'uomo é nella bestemmia, nell'accusa,nel vituperio; quella del cane
é nell'attesa infinita, nel perdono prima che nell'accusa,nello scodinzolare
che ogni torto subito cancella .
Così per bisogno di compagnia più che di carità era stato raccolto da un
ultimo come lui. Tra diseredati e senza patria ci si capisce subito e si fa
amicizia .
Dalle stelle alle stalle-molte volte la gente pronuncia questa frase. Nessuno
meglio di lui poteva capirne la portata.
Le creature semplici sono quelle che meglio si adattano e si accontentano
godendo anche degli avanzi degli altri come doni di vita.
Un Barbone lo aveva preso e lui pure era diventato un barbone,non aveva
chiesto ne di più ne di meno.
La libertà era tanta e anche il cibo sarebbe stato tanto come il caldo e il
freddo. Avrebbe avuto sempre di più di quelli che lo avevano rifiutato.
La libertà va di pari passo con la felicità e l'amore e non crea affanni ma
solo sogni. Quali sogni può avere un cane?
Di strada in strada,di città in città vicini e a fianco in un mondo che vortica
attorno con inutile frastuono.
Un giorno quest'uomo cadde senza potersi rialzare e lui rimase come sempre
al suo fianco. L'uomo fu soccorso e lui dimenticato. Seduto sul marciapiede
aspettava seguendo con lo sguardo la gente che gli veniva incontro e che si
dileguava fino a che fu portato via anche lui ma in altro modo.
Ora un altro incontro. Un altro uomo, anche lui un barbone. Un barbone dell' ani=
mo più che dell'aspetto. Un barbone della solitudine e del buio.
Avevano fatto amicizia,era salito con un salto nella sua automobile,si era
fatto mettere il guinzaglio e la museruola.
Dopo tutto era stato ben educato. I suoi primi padroni (il cane non ha padroni
ma solo amici :buoni o cattivi ) erano persone benestanti,con una bella casa,
maniere gentili,istruiti e giovani.
Lo avevano voluto appena sposati e lo avevano comprato in un canile rinomato
dove si allevano solo cani di razza pura. Lo avevano voluto pitbull, nero e con
una stella bianca lucente sul petto. Lo avevano voluto per tutta la vita come si
può desiderare un amico o un figlio,quando entrambi sono buoni.
Lo avevano circondato di regali:una pallina magica,una tartarughina, una
palla ovale. Quello che lo aveva attirato di più era stato un riccetto di plastica
morbida che appena sfiorato emetteva un gemito,quasi un pianto.
Questo oggetto lo prendeva con delicatezza e lo trasportava tra le fauci
girando e rigirando quasi a cercare un posto adatto e riparato. Infatti lo
metteva in disparte in un angolo,lontano dagli altri. Se tentavano di afferrarlo
subito si gettava a riprenderlo e gli cambiava posto,sempre in luoghi distanti
dagli altri oggetti .
Proteggeva una creatura viva che esprimeva con il suono un richiamo di
affetto e di sicurezza.
Al momento erano felici della scelta e sinceri,ma i desideri umani non sono
eterni anzi mutevoli.
Imparò da loro tutto quello che in cane buono può desiderare e anche di più
perché lui voleva ripagarli di tutto.
Alla coppia col tempo nacque un bambino, piccolo come lui. I piccoli dell'uomo
hanno bisogno di più cure e per un periodo più lungo. Le attenzioni si river=
sarono eclusivamente sul nuovo venuto. Questo non infastidì per nulla il cane,
fù solo un pò sorpreso,ma anche lui si mise al servizio del nuovo intruso.
Voleva proteggerlo,leccarlo,giocare,ma a lui nessuno aveva insegnato come
fare. Quel giorno si era gettatto ringhiando contro di lui perché lo aveva visto
in pericolo,ma era stato frainteso,aspramente rimproverato e cacciato.
Come é facile che il bene si trasformi in male!E' perché il confine non é netto.
La sua vita si era messa improvvisamente in moto.
Era diventato triste e serio,non aveva più voluto giocare o scherzare,era cioé
cresciuto o meglio gli era stata impartita suo malgrado una dura lezione.
stelvio palmonari
sabato 25 agosto 2007
martedì 21 agosto 2007
Ridiamo un po' con i nostri amici CAGNOLINI
http://www.youtube.com/watch?v=AGza93v8Gac
http://www.youtube.com/watch?v=wsORbGpPU00&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=0bZhE29E8Vw&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=1GiJq_I84Qs&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=Szb2wF-N7hA&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=wj87ciEl4Vw&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=1mzXoViFnXA&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=tRcy1LAyJj4&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=kOiHZUU-jLc&mode=related&search=
http://www.youtube.com/watch?v=haD8RGdX2U0&mode=related&search=
L'ultima di Stefano
.... è l'ultima lettera di Stefano le altre le trovane nel suo blog (collegamento in alto a dx).
Luanda 14- 08.2007
Salve cari amici, spero che tutti voi stiate in salute e in buona forma, fisica e spirituale.
Oggi ho dei pensieri strani che vagano, si rincorrono, si cercano in qualche modo, nella mia mente.
Avete mai perso un amico caro? Una persona per voi importante?
A me è accaduto molte volte, forse troppe. Persone alle quali ho voluto profondamente bene, con le quali ho condiviso cose importanti, momenti importanti della mia vita.
Oggi me ne sono tornati in mente diversi, volti che si rincorrevano: Teo, amico della mia adolescenza, un fratello con il quale bastavano gli sguardi per capirsi, non servivano parole. Luisa, una donna che tanto ha sofferto nella vita, ma che tanto bene ha cercato di fare e di donare. A me ne donò molto, attraverso sorrisi e risposte al momento giusto, specialmente nella mia adolescenza, turbolenta e distruttiva.
Ce ne sono tanti altri, mio cugino Nino, Carmine, Giuseppe, Engles… tanti.
Ognuna di queste morti fu un grande trauma, uno shock, un dolore tremendo. Imparai cose buone per vivere da ognuna di queste perdite, il dolore infatti se "attraversato", non solo subito senza reagire, sopportato diciamo, insegna a vivere. Ho appreso grazie a Cristo che non sono neanche separato da ciascuno di loro, il mio farne memoria non è solo un atto di pietà dovuto, ma un colloquio affettuoso che continua. So che sono in Cristo, che mi sono presenti, follia? Per me no. Pensando a loro oggi, riflettevo su molte cose. Una è quella dall'"imparare" anche dalla morte. Mi sono e mi domando, se questo è vero, perché allora l'uomo in generale e non solo in particolare non sembra apprendere? Quanti morti nel mondo, guerre, malattie, violenze. Qui a Luanda ho un micro-cosmo continuo di violenze. Le strutture sanitarie, i servizi per l'istruzione sono stati devastati da 30 anni di guerra, in un paese dove il 60% della popolazione è costituito da bambini! Quasi la metà non può frequentare la scuola e più volte ho parlato del problema corruzione nella scuola; un 45% di questi è malnutrito ed un quarto muore dopo aver compiuto 5 anni. Le morti di questi bambini stanno insegnando qualcosa all'egoismo dell'uomo, occidentale o africano? L'Angola è il paese con il secondo maggior tasso di mortalità al mondo, eppure non sembra che si stia imparando molto. Il Governo sta muovendo dei passi, ma sono insufficienti. Le ONG, la Chiesa Cattolica da anni si spendono per migliorare questa situazione, ma è ancora dura, fanno molto, ma il molto non è sufficiente per risolvere il problema.
Tutto questo accade in un paese che è il terzo maggior produttore di petrolio del continente africano (dopo la Nigeria e alla pari con la Libia). L'Angola è ricca di minerali, diamanti, ferro , petrolio, manganese, fosfato, sale, mica, piombo, oro, argento, platino, uranio; eppure non c'è luce elettrica, acqua per tutti. L'età media è 18 anni, speranza di vita intorno ai 40 anni, AIDS all'8%.
Perché non si è imparato dai morti della guerra? Dalle morti quotidiane per malaria, colera, marburg?
Siamo intossicati da novelas brasiliane, da paraboliche che gridano in inglese, da macchine di lussi sfrenato che arrivano dall'estero. Tutto questo impedisce di udire e vedere il fratello che non ha il denaro per andare in bus, per comprare il cibo. La civiltà occidentale cosa ci sta insegnando? Uomini, donne, bambini muoiono. Ne faccio memoria, li tengo presenti a me. Prego per loro e chiedo di apprendere ancora, apprendere come amare, come difendere, come promuovere, come impedire altro male. Molti mi dicono che sono troppo "utopico", forse è vero. Non mi accontento però del "succede così, anche se non c'è un perché". Non sono d'accordo, il perché è l'egoismo dell'uomo, incapace di chiedere all'altro come sta, di cercarlo, di farlo parte della sua vita. I nostri ragazzi chiedono questo, di sguardi, di mani, di persone che si prestino ad esserci. Vogliamo costruire opportunità, affinché si possa avere speranza. Per cambiare il mondo non servono persone intelligenti, occorrono opportunità per tutti, possibilità, occasioni, condizioni adatte ad aprire spazi nella propria mente. Mentre scrivo questo, i volti di tanti amici, di tanti insegnanti di vita, appaiono, molti di loro mi hanno insegnato questo, da quelli morti di AIDS, o in un incidente, o di tumore, o di morte naturale, o di violenza o di non condizioni umane per vivere. Continuo a fare memoria, e da questa trovo forza e desiderio di cambiare il metro quadrato intorno a me. Non dobbiamo dimenticare, non dobbiamo smettere di apprendere, di amare. Lo dobbiamo a tutti coloro che ci hanno preceduto ed ancora ci aspettano.
Non posso non imparare a rispettare, amare la vita dalle violenze e ingiustizia che ogni giorno si perpetrano, qui come in troppi altri luoghi del mondo. Scelgo di continuare ad essere un utopico, un sognatore, un credente nelle parole di Cristo e lottare affinché queste siano diritto di tutti, e dignità per tutti. Lui la morte l'ha vinta e resa porta per la nuova vita.
Ciao a tutti.
Stefano Francesco
VALE LA PENA DARE SPAZIO AL CORAGGIO
Un ragazzo di Catanzaro ha scritto a Romano Prodi e al blog una lettera. E' un segnale di speranza. Ragazzi di Calabria non siete soli.
"Egregio sig. Presidente del Consiglio,
ho ascoltato il Suo appello lanciato attraverso i tg nazionali e rivolto ai giovani calabresi, all’indomani della strage di Duisburg, con cui li esortava a reagire alla N’drangheta. Mi sono sentito chiamato in causa, in quanto giovane e calabrese (ho 34 anni, vivo e lavoro a Catanzaro) perché i fatti di Duisburg mi hanno colpito profondamente e poi perché vorrei lanciare io due appelli: uno ai miei conterranei e un altro a Lei in qualità di capo dell’Esecutivo.
Ai calabresi vorrei dire che noi giovani siamo stufi di subire questo stato di cose e che poiché siamo assolutamente consapevoli che spetta a ciascuno di noi iniziare a dire no, iniziare a difendere questo territorio perché ci appartiene, è arrivato il momento di cambiare registro. Dobbiamo iniziare innanzitutto a percepirci come esseri umani, come cittadini e non come sudditi privi di diritti. Abbiamo il diritto di vivere in una regione civile. E’ emblematico come, ad esempio, quando si parla di turismo nella nostra regione, ci si lamenti sempre della carenze, come l’inquinamento e la disorganizzazione ma anche dei danni all’immagine causati da questi efferati omicidi, solo in funzione dei potenziali turisti come se i residenti non meritassero la stessa considerazione. Non ci lamentiamo perché non ci piace vivere in queste condizioni ma perché nell’eventualità in cui arrivassero dei turisti rischieremmo di fare una brutta figura. E noi che ci viviamo? Non abbiamo diritto di vivere in un territorio civile? Non siamo persone? Come possiamo pensare di avere rispetto per i turisti se non abbiamo rispetto per noi stessi? Una padrona di casa che ama l’ordine e la pulizia non teme di ricevere visite in casa da un momento all’altro.
Il secondo appello Presidente lo lancio a Lei, rassicurandola circa la reazione dei giovani calabresi nei confronti della N’drangheta (che c’è ed è in atto da tempo), perché questa reazione non risulti vana.
I giovani calabresi reagiscono quotidianamente alla N’drangheta nel loro piccolo. Come possono. I giovani calabresi reagiscono alla N’drangheta quando invece di elemosinare un posto di lavoro in cambio del voto emigrano altrove (scelta criticabile ma non condannabile); quando decidono di restare come ha fatto il sottoscritto e creano, insieme con altri giovani, attraverso Internet nuove reti di intelligenza sociale (beppegrillo.meetup.com/191) attraverso le quali diffondere una nuova mentalità nella nostra regione; quando scrivono, come abbiamo fatto di recente, una lettera di solidarietà a Pino Masciari, un coraggioso e onesto imprenditore calabrese dimenticato da tutti (Stato compreso) che si è rifiutato di pagare il pizzo e ha denunciato chi glielo chiedeva ed oggi vive blindato lontano dalla sua amata regione, per farlo sentire un pò meno prigioniero; quando scrivono una mail di solidarietà al sindaco di Falerna, in provincia di Catanzaro, perché per aver fatto abbattere delle case abusive sulla spiaggia del suo comune ha dovuto subire l’isolamento; quando segnalano ai sindaci, come quello di Stalettì sempre in provincia di Catanzaro, pericoli imminenti, in seguito agli incendi che hanno flagellato la nostra bella regione, e restano inascoltati; quando disertano i dibattiti, i convegni, le piazze dove a parlare sono sempre gli stessi politicanti; quando si rifiutano di votare personaggi che da oltre trent’anni siedono sugli scranni del Consiglio Regionale, che hanno contribuito in maniera determinante all’elezione Sua e del Suo Governo e che ambiscono a rappresentare “il nuovo” nel costituendo Partito Democratico; quando creano comitati perché si rifiutano di subire il neo-colonialismo in atto nella nostra regione dove basta aprire un’azienda e tenerla in vita per cinque anni per ottenere i finanziamenti e subito dopo chiudere e licenziare tutti gli assunti o dove, in cambio di una manciata di posti di lavoro, si autorizzano impianti industriali che danneggiano la salute dei residenti; quando non chiedono di usufruire di finanziamenti pubblici e vengono derisi, come è successo al sottoscritto, perché convinti che in un libero mercato compito dell’imprenditore sia quello di assumersi il rischio di investire i propri soldi e non quelli della collettività; quando ideano caparbiamente laboratori teatrali con i giovani delle scuole, come fa con grande difficoltà un mio carissimo amico a Lamezia Terme e in altri piccoli comuni limitrofi, avvicinandoli all’arte e allontanandoli dalle cattive compagnie; quando raccolgono le firme (come faremo l’8 settembre prossimo) per impedire che i condannati in via definitiva siedano in Parlamento; quando attraverso un video-denuncia (pubblicato su You Tube all’indirizzo: http://it.youtube.com/watch?v=hvGaltFZzb4) mettono il dito nella piaga dei mali della propria terra denunciando contemporaneamente lo sperpero di denaro pubblico che la Regione ha avallato finanziando una campagna pubblicitaria che si smentisce quotidianamente da sola. Solo per citarLe alcuni esempi di reazione.
Ma ancora prima di reagire alla N’drangheta i giovani calabresi reagiscono all’ipocrisia che circonda le istituzioni quando si parla di questo annoso tema. Ci sono, infatti, altri giovani in Calabria come il Pubblico Ministero Luigi De Magistris, in forza a Catanzaro e il suo collega Eugenio Facciolla, in forza a Paola, che stanno reagendo da tempo alla N’drangheta indagando sulle commistioni tra mafia e politica. Forse loro hanno reagito troppo. Il dott. De Magistris, infatti, ha dovuto denunciare nei giorni scorsi al CSM alcuni tentativi, da parte dei “poteri forti”, volti a sottrargli le indagini mirando a dimostrare una sua incompatibilità.
Vede signor Presidente, in un mondo come quello attuale, in cui stentiamo a riconoscere in chi ci sta intorno la buona fede, queste persone rappresentano un patrimonio da difendere. I giovani non credono più nella politica perché predica bene e razzola male, perché fino ad oggi sono rimasti sistematicamente delusi ed hanno paura di restarlo ancora una volta. I loro occhi diventano sempre meno ingenui e più critici perché molto meno disposti a sognare senza lasciarsi sfiorare dal dubbio.
Qualcuno pensa che i giovani siano un ottimo argomento per una campagna elettorale ma i giovani sanno riconoscere la sincerità perché quotidianamente riconoscono il tradimento.Il sostituto procuratore Nicola Gratteri, grande esperto di N’drangheta e grande magistrato, ha affermato nel corso di un convegno che per battere la N’drangheta basterebbe qualche modifica al codice penale e cinque anni di tempo. Ha perfettamente ragione. Cosa aspettiamo?
Presidente, lei e la sua maggioranza avete l’opportunità di ottenere con una sola mossa due risultati: sconfiggere la N’drangheta e riacquistare la fiducia dei giovani. Cosa aspetta?L’hanno sempre criticata per la sua incapacità di comunicare, dia una lezione una volta tanto ai suoi denigratori dimostrando che la migliore comunicazione avviene attraverso i gesti concreti, dando l’esempio, e non solamente a parole." Massimiliano Capalbo, Catanzaro
maxestro@katamail.com
domenica 5 agosto 2007
Gli amici di stella
Ora vi presento i miei amici più cari.
Questo è Leopoldo.
Cuginetto fedele, accogliente e impagabile.
Beh! di lui devo raccontare un po',
perchè è lui che ha aperto il cuore del mio "capo" e insieme ai suoi carissimi padroncini "Teresa e Gianfranco" per gli amici "Cip e Ciop" .... E LA MIA STORIA E' CAMBIATA.
Ero abbandonata in un canile, spaventatissima e ammalata.
Sono arrivati Cip Ciop ed il mio Leo, che tipi strani, ma dai loro occhi ho visto che poteva arrivare la fortuna per uno di noi. Io non ci speravo perchè ero spaventatissima e non riuscivo neanche a farmi avanti per cercare di attirare attenzione. Ma i loro sguardi si sono rivolti su di me, mi hanno scaldata e scelta.
Cip mi ha preso in braccio, mi hanno portato nella loro casa, LI' MI STAVA ASPETTANDO LEOPOLDO, mi ha accolto subito (un pizzico di gelosia) mi ha dato le sue cose.
Ho fatto una serie di bagnetti nella sua vasca per togliermi di dosso la zozzura di lunghi mesi. Mi ha dato la sua cuccetta (io non sapevo neanche esistesse) ero abituata a dormire a terra tra acqua, pipi' e ca....
LA SUA CASA E' LA MIA SECONDA CASA. stiamo spesso insieme, non litighiamo mai, siamo un po' gelosi delle varie coccole che ci fanno i nostri padroncini ma è il modo per prenderne di più.
E' PROPRIO UN CUGINETTO IMPAGABILE! Per non parlare di quei due pazzi degli "zii". Ogni complimento sarebbe poco per quello che fanno per me ma anche per ogni animale indifeso. SONO SPECIALI. Spero che non leggono, altrimenti mi gridano perchè non vogliono essere gratificati, ma non riesco a non dirlo!.
..... e allora vi presento alcuni degli altri miei amici.
Questa è la dolce e buona Sasha, è una giocarellona un po' goffa dopo che è stata presa sotto da un pulmino, vorrebbe correre come noi ma si stanca e allora giù dormite da orbi.
Questo è Poldino, è uno dei miei amici più cari. Mi vuole bene ma è un gelosone. Quando vede le crocchette non ragiona più è un fulmine e se non stiamo attenti se le mangia tutte lui.
vi presento Briky è uno dei miei fidanzatini (non lo dite al mio padroncino) ma ho l'impressione che si è accorto perchè quando lo vedo divento un po' pazza e tiro forte facendolo correre.
Questa è Nera, è la nostra capo branco, ma è buona e gioca sempre con tutti.
a Lei non ho dato il nome, è una cagnolina abbandonata, ma per fortuna dopo che il mio padroncino ha messo qualche cartello, ha trovato una vera famiglia accogliente. E' entrata a far parte di noi fortunati che troviamo una casa e chi ci vuole bene.
è una gattina coccolona, abita dove lavora il mio padroncino.
Ciao a presto. Ha non vi dimenticate di andare a vedere il sito www.legadelcane-ortona.org
lunedì 30 luglio 2007
DROGHE: ci si perde dietro i numeri MA IL PROBLEMA E' GRANDE
Nello scorrere le righe ho avuto voglia di rispondere all'Autore, l'ho fatto, di seguito il mio articolo.
I NUMERI DELLA DROGA CI SPAVENTANO!
Ho letto l’articolo sul n. 11 del 13 giugno firmato A. Falcone a commento di uno studio sull’uso di droghe in Abruzzo. Non conosco tale studio; ma mi ha colpito il netto distacco preso nei confronti dei dati presentati. Sono 18 anni che lavoro nel campo delle dipendenze, nella vostra ma anche mia Ortona presso il Soggiorno Proposta onlus.
Ho ricercato altri dati, che reputo scientifici per metterli a disposizione di quanti sono interessati ad approfondire. Per i nostri Servizi è un buon punto di lettura per l’evoluzione dei fenomeni. Sono raccolti nel “Rapporto sul fenomeno di uso ed abuso di sostanze stupefacenti nella regione Abruzzo – Anno
Non do una mia lettura personale ma comunico che sono a disposizione nel nostro sito www.soggiornoproposta.org link dipendenze.
Mi permetto invece di esprimere un mio punto di vista. I numeri sicuramente possono variare e forse a ribasso. Ma il problema droghe esiste e nessuna città è un’isola felice. Non lo è neanche la nostra Ortona. Capisco che certi numeri spaventano e lo fanno perché a quel numero associ subito dei volti, i volti dei nostri giovani.
La sollecitazione non deve avvenire per un eroinomane in più o in meno. Il problema è più grande. Negli ultimi anni l’uso di “droghe leggere e non” sta entrando nella realtà esperienziale dei giovani. Non ci sono più “i ragazzi dello zoo di Berlino”, ma ci sono i nostri giovani, con i loro bei volti, con i loro bei vestiti, che nella “normalità” della loro esistenza fanno uso di sostanze. La cocaina sta diventando amica di tanti fine settimana, l’uso di eroina sniffata, di ecstasy, anfetamine, ecc. sono entrate nella NORMALITA’ della vita dei nostri ragazzi. L’uso/abuso di alcool “E’ NORMALITA’” già da giovanissimi; provate ad affacciarvi a qualche pizzeria il sabato sera.
L’età dello sballo si è abbassata, i nostri giovanissimi fanno facilmente esperienze di questo genere, ma, trovandosi poi a dover gestire questa realtà difficile e non sempre hanno la forza, la formazione e il sostegno per uscirne fuori, o far sì che rimangano solo esperienze occasionali o temporanee.
Caro Antonio, dobbiamo sveglia-re le coscienze e le intelligenze. Troppi adolescenti sono a rischio e molti giovani sono già nel problema. Non aspettiamo quando il problema bussa in casa.
I giovani ci interpellano. I giovani di Ortona ci chiedono attenzione, valorizzazione, spazi e libertà di mettere in gioco le loro positività. Ma se non trovano punti di riferimento, luoghi e proposte, altro non rimane che crearsi un po’ di “euforia” in qualche angolo della nostra bella città, annegare la noia in qualche bicchiere in qualche festicciola nella normalità delle proprie case e poi caricarsi di adrenalina in corse sfrenate con la moto o la macchina (Via Monte Maiella ne sa qualche cosa!).
ADULTI mettiamo insieme le energie (Genitori, Amministrazione, Istituzioni scolastiche e religiose, Associazionismo, ecc.) per offrire PROPOSTE di vita interessanti, che diano gioia e serenità ai nostri giovani. E’ l’unico modo per dire che certe statistiche non ci riguardano!
Leonello Moriconi
....è bene conoscerla. Ma è più importante rispettarla!
DICHIARAZIONE UNIVERSALE
dei DIRITTI dell' ANIMALE
Considerato
che ogni animale ha diritti,
Considerato
che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l'uomo a commettere crimini contro la Natura e contro gli animali,
Considerato
che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all'esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo,
Considerato
che genocidi sono perpetrati dall'uomo e altri ancora se ne minacciano,
Considerato
che il rispetto degli animali da parte dell'uomo è legato al rispetto degli uomini fra loro,
Considerato
che l'educazione deve insegnare sin dall'infanzia ad osservare, comprendere, rispettare ed amare gli animali,
SI PROCLAMA:
Articolo 1
Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita ed hanno gli stessi diritti all'esistenza.
Articolo 2
1 - Ogni animale ha diritto al rispetto
2 - L'uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali, o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali.
3 - Ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure ed alla protezione dell'uomo.
Articolo 3
1 - Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli.
2 - Se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, ne angoscia.
Articolo 4
1 - Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha il diritto di vivere nel suo ambiente naturale, terrestre, aereo o acquatico ed il diritto di riprodursi.
2 - Ogni privazione della libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.
Articolo 5
1 - Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell'ambiente dell'uomo ha il diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie.
2- Ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall'uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.
Articolo 6
1 - Ogni animale che l'uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua longevità.
2 - L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.
Articolo 7
1 - Ogni animale che lavora ha diritto a limiti ragionevoli della durata e dell'integrità del lavoro, ad un'alimentazione adeguata ed al riposo.
Articolo 8
1 - La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica e psichica è incompatibile con i diritti dell'animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale sia di ogni altra forma di sperimentazione.
2 - Le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.
Articolo 9
1 - Nel caso che l'animale sia allevato per l'alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà o dolore.
Articolo 10
1 - Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell'uomo.
2 - Le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano animali sono incompatibili con la dignità dell'animale.
Articolo 11
1 - Ogni atto che comporti l'uccisione di un animale senza necessità è biocidio, cioè un delitto contro la vita.
Articolo 12
1 - Ogni atto che comporti l'uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie.
2 - L'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale portano al genocidio.
Articolo 13
1 - L'animale morto deve essere trattato con rispetto.
2 - Le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione, a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell'animale.
Articolo 14
1 - Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali devono essere rappresentate a livello governativo.
2 - I diritti dell'animale devono essere difesi dalla Legge come i diritti dell'uomo.
sabato 21 luglio 2007
Vi presento la mia STELLA
sono una cagnolina di circa due anni, il mio padroncino (???) mi ha presa a novembre al canile dove stavo morendo dalla paura e non solo. Ma non ne voglio parlare è stata un'esperienza che mi ha segnato profondamente. Infatti se mi incontrate vi accorgete subito delle mie paure, scappo da tutti. Se non sono tranquilla cammino come i marines a terra e tiro il mio padrone per tornare a casa. Comunque sono affettuosa e buona. Non faccio i bisogni in casa. Ho una crestina in testa come i punk.
Vi lascio con un messaggio: non abbandonate i miei fratellini, se non avete la pazienza di accudirci non prendeteci, perchè poi quando ci abbandonate il nostro cuore si spezza e girovagando ci maltrattano e facciamo anche qualche danno, anche se non voluto.
un po' di riposo!
... questa tigre ha proprio stufato!
in gita con il pulmino!
sul mio lettino si sta una pacchia, ma.....
.... sul letto del mio capo si dorme meglio!
un po' di convalescenza dopo un duro intervento. Ma no, non ti preoccupare è già tutto passato!
ho ripreso le mie abitudini, e sul divano si sta proprio bene.
Per ora ciao, la prossima volta vi presento alcuni dei miei amici.
PS. ha mi dimenticavo di farvi conoscere il padroncione
Le mie poesie "I'AMICO DEL NOSTRO QUOTIDIANO"
Vi dò la possibilità di leggere le mie poesie.
Sono state pubblicate nel 2004 nella collana "Poeti Italiani Contemporanei" edita da LibroItaliano.
(possono essere utilizzate liberamente. Per la pubblicazione di una singola poesia basta citare l'autore mentre per la pubblicazione di parte o tutte le poesie richiedere l'autorizzazione all'autore.)
INDICE
o Sono un seme
o Ti benedico
o Un semplice grazie
o Io come te
o SMS a Dio
o Natale
o Beati
o Dieci suggerimenti per la tua libertà
o Un anno nuovo
o Amati
o Vieni Signore, vieni
o Vi amerà ancora di più
o Felicità
o Giovane beato
o A te giovane
o Momento di tristezza
o Nel momento della disperazione
o Abbandonato
o Grido
o Grande cuore
o Capolavoro di Dio
o Mi affido
o Stella di Dio
o Otto marzo
o Natale di chi?
o Preghiera per un ladro
o Shoah – lo sterminio
o Terre del Dio bambino
o Scegli
o Colori di pace
o A te collega
o Piccola Teresa
o A Roby
o A te Lettore
Ti benedico
Ti benedico Signore
perché un giorno hai voluto donarmi la vita.
Ti benedico Signore
perché quando la mia vita stava perdendo senso tu sei venuto a stringere amicizia con me.
Ti benedico Signore
perché non sei deluso di quello che ero ma mi hai amato, così senza pretese.
Ti benedico Signore
perché mi hai dato fratelli e con loro mi hai guidato alla fonte della tua Parola che mi ha cambiato, mi ha maturato nell’amore alla vita.
Ti benedico Signore
perché mi hai chiamato al servizio dei giovani.
Signore, sii sempre la mia forza
Signore, tienimi sempre la mano nella tua.
Donami sempre il discernimento per capire il bene dal male.
Donami l’umiltà del cuore per accogliere tutti.
Donami la perseveranza per essere sempre a servizio.
Donami di sentirmi in cammino per accrescere la mia conversione.
Signore, più di tutto, ti chiedo che mai nulla mi tolga la fede in te e nella vita.
Signore ti lodo e ti ringrazio
Signore sia fatta la tua volontà sulla mia vita da ora e per sempre.
Un semplice grazie
Un semplice grazie
a Colui che ha donato l’amore fecondo ai miei genitori.
Un semplice grazie
a colui che ogni giorno rinnova con me un patto di alleanza
in cui Lui si impegna e non chiede nulla in cambio.
Un semplice grazie
per le gioie di ogni giorno perché rendono felice la mia vita.
Un semplice grazie
per le fatiche e sofferenze di ogni giorno perché mi rendono uomo,
perché mi ricordano che ho bisogno di Lui e di Te.
Un semplice grazie
a tutti coloro che nella mia vita sono stati un dono perché mi hanno fatto ricco.
Un semplice grazie
a coloro che sono stati un peso perché mi hanno ricordato che sono un uomo
con pregi e difetti e che devo crescere ogni giorno per vivere la gioia eterna.
Un semplice grazie
a tutte le persone che mi hanno lasciato ma che sono vive nel mio cuore
perché mi hanno fatto amare di più la vita.
Un semplice grazie
a te Amico
amico da tanto, amico da poco, amico del domani,
a Te che hai voluto arricchire la mia vita di oggi, di domani e di sempre.
Un semplice grazie
al Dio dell’Amore perché ogni giorno mi dia la forza, l’umiltà,
la costanza, la gioia di amare, di amare tutti incondizionatamente.
Grazie.
Io come Te
Signore tu mi inviti ad essere come Te per trovare la libertà del cuore
ma mi è difficile, aiutami a seguire il tuo cammino.
Cammina accanto a me e non camminerai nelle tenebre.
Non mancare di umiltà ma semina piccoli gesti.
Lascia le vanità della vita e scegli quello che ti porta alla gioia eterna.
Non accontentarti delle cose visibili ma segui la grazia di Dio.
Cerca di conoscerti bene e ti rapporterai bene con gli altri.
Non seminare molte parole, la tua anima si sazierà dei piccoli gesti d’amore.
La verità sia l’espressione del tuo parlare, Dio ti sceglierà per annunciare la sua Parola.
Affida le tue debolezze al Signore e le cambierà in fortezza.
Non scegliere i potenti come amici ma ama colui che non è amato, lì troverai Dio.
Non agire con fretta, ogni decisione precipitosa può ferirti e ferire.
La Parola del Signore sia la tua lettura quotidiana.
Vivi i tuoi affetti con correttezza, frena quanto non li rispetta.
Non pronunciare parole non vere, uccideranno chi le riceve.
Rispetta la tua intimità, ma se trovi un amico aprigli il cuore, sarà il tuo Angelo custode.
Non ti fare capo di nessuno, uno solo lo è e si è fatto Umile per tutti.
Cerca la pace, semina la pace, comunica pace la tua vita sarà piena di gioia.
Nelle avversità implora l’amore di Dio, ne riceverai in abbondanza.
Nella tentazione la tua forza è la preghiera.
Evita di dare giudizi, se ti sono richiesti, purificali facendoli passare dal tuo cuore.
Sopporta i difetti degli altri e, se ti è possibile, aiutali a modificarli.
SMS a Dio
Menù – messaggi - scrivi:
Ti cerco ma non ti trovo.
Risponde:
Mi hai trovato.
Rispondo:
Ti ho trovato ma faccio fatica a crederti.
Risponde:
Prova ad aprire il tuo cuore e ascolta ciò che ti scriverò.
Rispondo:
Ci provo ma mi sento un pazzo, credere a qualcosa che non posso vedere e toccare.
Risponde:
Ho conosciuto altri pazzi come te ma sono stati poi Grandi.
Rispondo:
Chi sono?
Risponde:
Te ne ricordo alcuni: Maria, mia madre, Giuseppe, mio padre, S. Francesco, Madre Teresa, Don Bosco e tanti altri.
Rispondo:
E perché sono stati pazzi?
Risponde:
Perché hanno creduto a quello che non potevano vedere e toccare.
Rispondo:
E allora a che cosa hanno creduto?
Risponde:
Hanno creduto al loro piccolo grande amore e lo hanno affidato a me.
Rispondo
E cosa vuol dire?
Risponde:
Hanno accettato l’invito di mettere in gioco il loro amore per gli altri!!
Rispondo:
Allora mi dici che devo rinunciare a tutto per gli altri.
Risponde:
No, figlio caro, al momento in cui amerai l’altro non perderai nulla ma riceverai molto, moltissimo di più.
Rispondo:
Ma io non sono un santo, non voglio fare l’eroe, non voglio fare il missionario, non voglio…., non voglio…..
Risponde:
Ma io ti invito ad amare e lo puoi fare in ogni momento della tua vita, e, se ascoltando il tuo cuore vuoi fare un passo in più, non aver paura io sarò con te.
Rispondo:
Voglio provarci!
Risponde:
Ricordati sempre che T.V.I.B. (ti voglio immensamente bene).
Menù – messaggi – archivio – speciali – salva (e ricorda).
Natale
Potenza di un Bambino
che apre i cuori.
Potenza di un bambino
che diffonde pace.
Potenza di un Bambino
che semina gioia.
Potenza di te Signore
che hai ridato speranza alle mie angosce
che hai ridato frutto alle mie fatiche
che hai ridato gioia al mio futuro.
Lode a Te
frutto del dono di Maria
Lode a Te
eccelso frutto del grembo di Maria.
Beati
Beato chi fa piccole cose, costruirà l’universo
Beato chi fa gesti d’amore, incarnerà Gesù
Beato chi accetta la sofferenza, parteciperà alla Resurrezione
Beato chi si china su chi soffre, avrà come samaritano il Signore
Beato chi semina sorrisi, avrà il giardino fiorito di amici
Beato chi lavora con onestà, regalerà giustizia al mondo
Beato chi rispetta l’altro, sarà amato profondamente
Beato chi sa divertirsi, contribuirà alla gioia dell’umanità
Beato chi si affida al Signore, non sarà mai deluso
Beato chi sceglie il Signore, avrà sempre qualcosa di più da donare
Beato chi si fa amare dal Signore, il suo cuore non conoscerà disperazione.
Beati noi se faremo questo.
Dieci suggerimenti per la tua libertà
Non avrai altro dio fuori di me.
Il Signore ti chiede di metterlo al centro della tua vita, la sua non è gelosia o voglia di renderti schiavo ma è l’invito alla sua Alleanza.
Un’alleanza che dà ma non ti chiede nulla in cambio.
Un’alleanza che non ti deluderà, che non ti abbandonerà nei momenti più difficili, che non cesserà quando emergerà la tua fragilità.
Apri il cuore al Signore e Lui diventa amico di ogni istante.
Non nominare il nome di Dio invano.
Troppe volte ti riempi la bocca di questo Nome inutilmente,
mentre sono poche le volte che parli di Dio, delle meraviglie che ha compiuto e che compie nella tua vita e in quella altrui.
Perché hai il coraggio di spergiurare ma non hai il coraggio di dare testimonianza al grande amore ricevuto, alla grande libertà trovata, alla grande gioia che il tuo cuore ha vissuto dopo l’incontro con Lui.
Ricordati di santificare le feste.
Figlio caro ricordati che in certi momenti ho la gioia di condividere con te la mia festa, ho voglia che tu viva con me il memoriale della mia resurrezione.
Il mio essere è spezzato per te, per renderti felice e, allora, non mancare al nostro banchetto.
Onora tuo padre e tua madre.
Ho scelto l’amore dei tuoi genitori per donarti il mio amore e la mia fedeltà.
Rendili felici, amali, rispettali, ascoltali e se in qualche momento non sono come tu li vuoi, non li condannare, anche loro hanno fragilità, anche il loro peccato è stato inchiodato sulla croce di mio Figlio.
Non uccidere.
Non decidere sulla vita dell’altro, mai, anche quando i fatti possano giustificarlo.
Ma ti chiedo pure di non uccidere con un giudizio o con un atteggiamento.
Ama la tua vita, è un dono di Dio e ama la vita dell’altro è il dono che Dio ha fatto a lui.
Non commettere atti impuri.
Cerca di vincere le tue debolezze con l’amore di Dio,
cerca di superare le tue fragilità donando il tuo amore agli altri.
Non rubare.
Se hai poco o non hai, non prendere di nascosto
ma chiedi e troverai qualcuno che ti darà una mano.
Sii onesto, paga le tasse, non fare compromessi,
aiuterai altri a essere meno poveri e a non farli cadere nella tentazione di rubare.
Non dire falsa testimonianza.
Quando devi affrontare problemi, non nascondere mai la verità perché essa ti renderà libero.
Se devi fare il giudice di altre persone, scegli la verità e non la persona.
La sincerità sia il soffio soave di ogni tuo messaggio.
Non desiderare la donna d’altri.
Rispetta la donna che ha scelto un altro uomo. Lascia a loro il gioco dell’amore vero, anche in quei momenti più difficili dove è facile approfittare della fragilità. Ma il Signore ti invita a rispettare tutte le donne. Tra te e loro ci sia rispetto, sostegno, accompagnamento, difesa, valorizzazione, uguaglianza e tanto amore, è uno dei grandi doni che Dio ti ha fatto.
Non desiderare la roba d’altri.
Apprezza quello che hai, utilizzalo bene, se puoi condividilo con gli altri.
Non essere avaro, non accumulare i doni che il Signore ti ha messo a disposizione ma falli fruttare nelle mani di chi ha bisogno.
Un anno nuovo
Cuore che ringrazia per i doni ricevuti
cuore che gioisce per le gioie vissute
cuore che accoglie per le sofferenze patite
cuore che accetta per le sconfitte subite.
Cuore che ti ringrazia Signore
perché in ogni momento ci sei stato.
Cuore che ti invoca, Signore,
perché il nuovo anno
ti trovi compagno fedele
del nuovo cammino.
Lode alla tua fedeltà
Signore.
Amati
Parole sull’amore
incontri sull’amore
tutto parla d’amore
tutti parlano d’amore.
Ma quanto è difficile amare
Ma quanto è difficile amarsi.
Sì, Signore, mi è facile parlare d’amore
mi è anche facile amare gli altri
ma perché non mi amo?
Non accetto il mio corpo
non accetto il mio pensiero
non accetto il mio fare
non accetto e non mi amo.
Il tuo messaggio sempre chiaro mi annuncia:
io ti ho voluto così come sei
io ti stimo così come sei
io ti amo così come sei.
Amati perché se ti ama il Signore
puoi farlo anche tu.
Amore che rivoluziona la tua vita
Amore che ti rimette al centro della tua vita
Signore cammina insieme a me affinché io mi accetti
Signore dammi un aiuto affinché nella quotidianità ritrovi la mia stima
Signore avvolgimi del tuo Amore affinchè io possa volermi bene.
Signore donami di amarmi per quello che sono e ritrovare
la gioia di amarmi
la gioia di donarmi
la gioia di amare.
Vieni Signore, vieni
Vieni Signore,
è il grido che parte dal mio cuore.
Vieni, sono solo
anche se ho tante persone.
Che fatica, che angoscia,
che solitudine, che rabbia…
perché, perché Signore?
Rispondi Signore, ti prego.
Perché, perché è il grido della mia voce
un perché che ha dimenticato le
meraviglie dell’amore dell’uomo
e le meraviglie del Tuo amore.
Un soffio soave,
una presenza discreta,
un amore attento,
la Tua presenza Signore.
Apro il cuore e ci sei, ci sei stato sempre,
il mio sguardo mirava altrove
la mia attenzione sulle cose futili anche se utili
il mio cuore cerca altro senza godere quanto ho.
Grazie Signore che hai riaperto i miei occhi
Grazie Signore che hai riscaldato il mio cuore
Grazie Signore che hai perdonato le mie colpe
Grazie Signore, Grazie Signore che sempre ci sei.
Vi amerà ancora di più
Dio ama gli ultimi
Se sei povero, Dio ti ama
Se sei malato, Dio ti ama
Se sei un carcerato, Dio ti ama
Se sei un immigrato, Dio ti ama
Se sei anziano, Dio ti ama
Se sei disoccupato, Dio ti ama
Se sei disperato, Dio ti ama
Se sei …
Se sei …
Se sei …
ti assicuro Dio ti ama.
Ma l’Uomo ti farà amare di più perchè:
se sei povero ti fa diventare sempre più povero
ma Dio sarà il tuo tesoro;
se sei un povero malato lo diventerai sempre di più
perché l’assistenza è dei ricchi,
ma Dio sarà il tuo Samaritano;
se sei carcerato lo rimarrai perché devi riempire le carceri
devi prendere il posto dei potenti corrotti,
ma affida il tuo cuore al Signore e sarai libero;
se sei nato in un lontano Paese e sei povero, non potrai girare nel nostro paese
se sei nato in un lontano Paese e sei ricco, camminerai sui nostri tappeti preziosi
ma Dio con la Croce di suo Figlio ha rotto i confini e ti ha chiamato Figlio;
Se sei anziano, disoccupato, disperato, se sei, se sei….
e l’uomo ti ha deluso, abbandonato, violentato,
apri un piccolo spiraglio del tuo cuore per far spazio a Colui
che non tradisce, non abbandona, non violenta, non scarta.
Apri a colui che Ti ama così come sei,
apri a colui che Ti ama senza chiederti nulla,
apri il cuore all’Amore Grande.
……. e ti chiedo perdono per tutte le volte che non ti sono riuscito ad amare.
Felicità
Siamo costruttori di tecnologia.
Siamo costruttori di individualismo.
Siamo costruttori di indifferenza.
Siamo costruttori di potenti.
Siamo costruttori di Miserabili e Poveri.
Di Loro ogni giorno riempiamo i nostri discorsi.
Per Loro ogni giorno ci prendiamo impegni, ma non li realizziamo.
Da Loro creiamo contromisure, che generano sempre più disuguaglianze.
Per Loro emaniamo sempre nuove leggi, sempre più emarginanti.
I nostri paroloni senza azioni e i Poveri sono sempre più poveri.
Ma sono i più ricchi di felicità,
la felicità che viene dal Signore:
e alla tecnologia hanno scelto la solidarietà,
all’individualismo hanno scelto l’amore,
all’indifferenza hanno scelto l’attenzione,
ai potenti hanno scelto il Signore.
E tu Signore sei perdono,
e tu Signore sei speranza,
e tu Signore sei perseveranza,
e tu Signore sei futuro,
e tu Signore sei felicità.
Donami Signore la povertà del cuore
per godere la ricchezza del Tuo Amore.
Giovane beato.
Creatura beata, frutto d’amore
Fanciullo beato, la cui crescita ci fu affidata
Giovane beato, futuro della nostra generazione.
A te affido l’incompiuto
a te chiedo perdono per l’errato
a te la fantasia dell’innovazione.
Beato giovane amato dal Signore,
a te la fiducia di Dio.
Costruisci la tua vita:
amore e coraggio, donagli;
costruisci la tua società:
partecipazione e responsabilità donagli;
costruisci i rapporti:
rispetto e condivisione donagli.
Beato sarai, giovane,
perché il Signore ti benedirà;
felice sarai, giovane,
perché Dio ti accompagnerà;
perseverante sarai, giovane,
perché Dio ti sosterrà.
Beato giovane, se sarai giovane.
A te giovane.
A te il mio pensiero
a te queste mie parole
a te ho dedicato la mia vita
a te inoltro il mio amore.
A te giovane chiedo scusa
per le volte che ti ho solo giudicato
per le volte che non ti ho ascoltato
per le volte che non ho saputo risponderti
per le volte che ho errato nei tuoi confronti.
A te giovane chiedo attenzione
affinché la tua vita non sia vuota
affinché la tua vita non sia solo un rischio
affinché la tua vita non sia gettata
affinché la tua vita non sia inutile.
A te giovane chiedo protagonismo
perché il futuro abbia anche il tuo sapore
perché la società sia ricca della tua intelligenza
perché gli uomini godano della tua fantasia
perché tutti possano gustare il tuo amore.
Momento di tristezza
“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede in me.”
(Gv. 14,1)
Voglio credere alle tue parole Signore,
ma l’umano sovrasta la fede.
Voglio sperare in Te,
ma la tristezza mi assale.
Tu che ti sei preoccupato di me sin dall’inizio
Tu che hai mandato tuo Figlio per la mia salvezza
Tu che ti sei fatto mio cireneo
Tu, Tu Signore.
Io che sono avvolto dal dolore
Io che sono immerso nella tristezza
Io che non vedo più la luce
Io, Io Signore.
Tu mi inviti a camminare insieme
Io insieme a Te: noi.
Una cosa sola come Tu, Iddio e lo Spirito.
Noi verso la speranza
Noi verso la gioia
Noi verso la risurrezione.
Lode a te Signore perché hai aperto le tenebre
Lode a te Signore perché hai preparato un posto per me nella casa del Padre
Lode a te Signore perché tu sei la via, la verità e la vita.
Nel momento della disperazione
Il cuore non pulsa più sangue
l’occhio non versa più lacrima
la voce non lancia più urla.
Tutto è ferita
tutto è un pianto
tutto è disperazione.
Non riesco più a trovare un senso
non riesco più a trovare la mia strada
non riesco più a trovare fiducia.
Disperazione, disperazione, disperazione
è l’unicità del momento.
Disperazione, disperazione, disperazione
è l’unicità del mio io.
In questa condizione tu, Signore, mi chiedi di
preparare una strada per il nostro Dio,
tu mi chiedi di riaprire il cuore per far entrare
la grandezza del Padre Celeste.
Mi è difficile, la disperazione schiaccia la tenue fede,
mi è difficile, la sofferenza non dà voce alla speranza,
mi è difficile, Signore, ma a te che tutto è possibile
chiedo di squarciare le tenebre del mio cuore.
Il raggio luminoso del Tuo amore
riscalda la mia freddezza
asciuga le mie lacrime
guarisce le mie ferite
dai forza alla mia voce per gridare:
grazie, Signore, perché mi ami,
grazie perché mi curi, mi rialzi
e dai sempre una luce nuova
al giorno più nero e disperato.
Grazie Signore.
Abbandonato
Sono solo
il nemico mi sovrasta
il peccato mi è sempre dinanzi.
Sono solo in mezzo a tanti
l’egoismo mi acceca
l’orgoglio mi soffoca.
Sono solo
solo nella mia chiusura
solo nel mio piangermi addosso
solo nel non saper chiedere una mano
solo nel non accogliere l’amore dell’altro
solo nel non aprire il mio cuore a Te
sono solo.
Un lieve spiraglio di luce
flebile umiltà apre al Dono grande e grido:
“Il Signore è mia luce e salvezza, di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.”
(Salmo 27, 1-2 13-14)
Grido
Signore,
Signore dove sei?
Signore
Signore
Signore, urlo immenso
Signore ti cerco.
Disperazione del cuore
urli angoscianti della voce
nero il frutto del mio pensiero.
Silenzio -un soffio-
suggerimento di silenzio
di calma, d’ascolto.
Il soffio soave mi carezza,
mi calma e vedo
vedo te Signore
ed eri già qui
Signore dell’Amore.
Grande Cuore
Piccola ma grande
Fragile ma altissima
Semplice ma universale.
Piccola Maria, grande Cuore.
Piccola Donna, grande Madre.
Pura Fanciulla, grande Protettrice.
Ave dolce Maria
pieno è l’universo del tuo amore
insegnaci ad accettare il Dono grande
l’amore di tuo Figlio.
Insegnaci a chiedere quanto di giusto
per la nostra vita.
Insegnaci a donare quanto di superfluo.
Donaci di cogliere l’umiltà del tuo cuore
per accogliere come Te il Signore e poter dire:
Signore sia fatta la Tua volontà su di me.
Amen
Capolavoro di Dio
Perfetto capolavoro di grazia
scelta come madre dell’Emmanuele
benedetta dagli uomini
amata dal Signore.
Insegnaci ad innamorarci
dell’Amore Divino
donaci la pazienza del cuore e
formaci ad accogliere il Signore
insegnaci a seguire il suo cammino.
Ci affidiamo alla tua tenerezza
ci affidiamo al tuo amore
ci affidiamo alla tua forza
ci affidiamo alla tua maternità
o pia, o dolce, o grande Maria.
Mi affido
Maria,
mamma di Gesù e madre mia
mi affido a Te
per consegnarti la mia fragilità
per affidarti il mio cuore
affinché io possa essere
strumento docile per il disegno d’amore
che Dio ha per la mia vita.
Mi affido a Te
madre di Gesù e mamma mia
affinché io possa essere figlio fedele
sapendo donare amore gratuitamente
ai miei fratelli e figli tuoi.
Donami, o madre di Gesù,
la grazia di essere utile figlio della Chiesa,
umile figlio tuo, disponibile figlio di Dio e
seguace fratello di Cristo.
Amen
Stella di Dio
Illuminaci piccola Maria
fai luce sui nostri dubbi
fai luce sulle nostre debolezze
fai luce sui nostri errori
fai luce sui nostri peccati
fai luce sulle nostre paure
fai luce sulle nostre sofferenze
affinché possiamo essere piccola luce
per chi non sa scegliere
per chi è fragile
per chi è nell’errore
per chi è nel peccato
per chi è prigioniero delle sue paure
per chi è schiacciato dalla sofferenza.
Grazie Maria perché tuo Figlio ci ha scelti
per essere lanterne per i nostri fratelli.
Otto marzo
Donna.
Madre,
Sposa,
Sorella,
Amica.
Donna di tutti i giorni,
donna di ogni istante.
Nostra dolcezza
amore perseverante
sensibilità infinita
presenza costante.
Cuore del mio cuore
Cuore della nostra famiglia
Cuore della fertilità.
Donna dolce donna.
Donna Madre di Dio
Donna Madre di tutti.
Natale di chi?
Signore, piccolo Bambino, oggi nasci al mondo
Signore, piccolo Bambino, oggi nasci per me
Signore, piccolo Bambino, oggi nasci per tutti.
Il mio cuore esulta e canta Alleluia
Alleluia è nato il Signore
Alleluia è nato il mio Signore
Alleluia è nato il tuo Signore.
Il tuo messaggio d’amore per tutti
Il tuo amore per tutti
il tuo invito ad amarci tutti.
Grande impegno per la mia pochezza.
Sì Signore, il mio umano si ferma, si fa domande.
Sei nato per me
ma per il povero sei nato?
per l’abbandonato sei nato?
per il malato sei nato?
per l’emarginato sei nato?
per l’escluso sei nato?
per l’anziano sei nato?
per l’emigrato sei nato?
Per chi sei nato Signore?
Medito la tua Parola viva e tutto è chiaro
sono chiare le tue scelte
sono chiare le tue amicizie.
Hai amato indistintamente tutti:
il ladro, la prostituta, il miserabile, il tuo
calunniatore, chi ti ha messo in croce.
Medito ancora la tua Parola
altre cose sono chiare.
Il tuo invito ad essere tue mani, tuo cuore,
tua intelligenza, tuo amore,
per farci accanto a chi soffre ed amarli.
Così nascerai anche per loro
così sarà Natale anche per loro.
Preghiera per un ladro
Che facile pregarti per tutti
che facile pregare per chi ruba agli altri.
Che difficile pregarti per uno
che difficile pregarti per il ladro che mi ha rubato.
Si, Signore, come è piccola la mia fede
come è piccola la mia carità
come è piccolo il mio perdono
quando sono io il colpito.
Perdi il sudore delle tue fatiche in un attimo
perdi la serenità per una vita violentata.
Ma poi mi fermo davanti a Te Signore
e mi accorgo che ho perso molto di più:
ho perso la mia capacità di perdonare,
ho perso la mia carità, ho perso la mia Fede.
Signore perdonami prima di perdonare l’altro,
Signore donami la carità prima della conversione dell’altro,
Signore, come è vero, se avessi fede come un granello di senape
avrei la possibilità di spostare montagne.
Aiutami a rimettere l’Amore al primo posto
Aiutami a rimettere il Perdono tra me e l’Altro
Ma perdonami perché ancora non riesco a perdonare,
Amami affinché io possa arrivare ad amare ancora.
“Shoah” lo sterminio
Auschwitz, Buchenvald,
Auswitz, Bucanvall, Terezin, Dachau, …..
uomini, donne, bambini,
ebrei, zingari, handicappati, omosessuali, ….
nullità, fumo nero.
Esigenza di RAZZA PURA
in cambio razzismo, violenza, fame, miseria,
disperazione, annientamento, morte, fumo.
Oggi un ricordo, celebrazioni, immagini:
… e mi domando, Signore, è possibile questo?
Possibile che l’uomo tratti l’uomo in sì modo?
Possibile una violenza così perversa?
Possibile tanta cattiveria?
Sì è storia!
Soffro Signore nel vedere qualche immagine
Soffro Signore nel sentire qualche testimonianza
ma quanta sofferenza: erano persone
ma quale sofferenza: erano uomini e donne
ma quale sofferenza: erano bimbi e giovani.
E allora l’invocazione più grande Signore:
aiutaci ad amarci in ogni momento
aiutaci ad amarci e non scartarci per qualsiasi motivo
aiutaci ad accoglierci e a non allontanarci in nome della lingua, pelle, religione, denaro
aiutaci a far cessare le guerre
aiutaci a mettere l’uomo al posto del denaro, del potere, del prestigio
aiutaci a mettere l’altro al posto dell’io
Signore, ancora troppe “Shoah”
Signore, donaci la Pace
Signore, fa che diventi strumento di Pace.
Terre del Dio bambino
Signore, penso alle tue terre
ogni giorno se ne parla,
che tristezza!
La terra che ti ha visto crescere
la terra che ti ha sentito annunciare la Verità
la terra dove hai annunciato la libertà per tutti.
La tua terra Signore.
La tua terra oggi parla di odio
la tua terra parla di schiavitù
la tua terra parla di morte.
Tu bambino innocente, sei cresciuto tra l’amore
di Maria e l’esempio di Giuseppe.
I bambini della tua terra crescono
tra l’odio di un’incomprensione senza senso
il loro gioco preferito: la guerra
una guerra che genera morte vera.
Qualcuno ha strappato il loro sorriso
qualcuno ha violentato la loro innocenza
qualcuno ha strumentalizzato la loro purezza.
Gli hanno insegnato che l’altro è nemico prima che essere persona
gli anno detto che la vita non vale niente perché serve per portare morte.
E saltano, saltano, saltano
ma non sono i salti della gioia, della vita
sono salti di morte
morte di strumenti che portano in nome di Dio.
Ma qual è il Dio che vuole il male di un innocente?
Eppure hanno sempre pagato le ingenue creature;
dai tuoi tempi ad oggi si sono fatti carico dei peccati dei grandi
di noi grandi, delle nostre miserie, delle nostre cattiverie,
dei nostri egoismi, del nostro peccato.
Signore, una sola cosa riesco a dirti: perché?
Scegli
Pace Guerra
Vita Morte
Essere Avere
Altruismo Egoismo
Rifletti
Scegli
Vivi
Signore:
donami la capacità di discernere,
donami la capacità di scegliere,
donami la capacità di perseverare.
Signore, donami la capacità di Amare.
Colori di pace.
Pace, pace, pace
uno, dieci, cento, milioni
la implorano, la cercano, la gridano,
la sperano, la pregano.
Si parla di guerra.
Si prepara la guerra.
Si giustifica la guerra.
Si fa la guerra.
Dio, perché?
Grida il mio cuore.
Dio, perché?
Gridano i nostri cuori.
Dio, perché?
Non gridano, ma subiscono tanti innocenti.
Bambini e bambine,
Ragazze e Ragazzi,
Giovani e Fanciulle,
Donne e Uomini,
Madri e Padri,
Nonni e Nonne:
tutti con l’urlo soffocato,
non hanno più voce,
non hanno più pace,
non hanno più dignità,
non hanno più futuro.
Perché, perché, perché?
Non trovo risposta Signore.
Non troviamo risposta Signore.
Non sperano più risposta Signore.
Signore una sola risposta ci interessa,
la Tua risposta: PACE.
A te collega
Sconosciuta, collega, amica.
Difficoltà, collaborazione, amicizia.
Stima, amore, gratitudine.
Questo il nostro cammino.
A te Signore il ringraziamento
per questo dono.
Dono di intelligenza
Dono di professionalità
Dono di testimonianza
Dono di correttezza
Dono di vicinanza
Dono di femminilità
Dono di comprensione
Dono di Amicizia.
Grazie Signore.
Il presente ci dona cambiamenti
Il presente ti dona progetti nuovi
Il presente ci dona distacco
Ma il futuro ci donerà
per sempre
la costruita e feconda amicizia.
Grazie Signore
Per questo piccolo ma immenso dono
Grazie piccola, ma grande Amica.
Piccola Teresa
Piccola e così grande
Piccola e ti chiama Madre il mondo
Piccola e Grande ti chiamo io.
Il male arrivò fulmineo
La disperazione lo accompagnò.
Ma il Signore è grande
Mise nel mio cuore il tuo volto
A Te piccola Teresa mi affidai, Donna degli Ultimi.
E il Signore è sicurezza
La forza delle tue mani tutto cambiò
La tua intercessione sanò le ferite.
Immenso sei Signore
Grande sei, piccola Teresa
Ogni ruga del tuo volto esprime solidarietà
La profondità del tuo sguardo esprime amore.
Santo è il Signore
Grazie per il dono di Madre Teresa
Grazie per le sue feconde Figlie
Carità è il loro nome
Carità è il loro messaggio
Carità è la loro opera
Carità è la loro testimonianza
Carità, carità, carità
è il dono che mi ha fatto.
Grazie Piccola Madre
Grazie immenso Signore.
A Roby
Signore perché?
La tristezza mi assale,
la disperazione mi circonda
l’umano non accetta.
Signore perché?
Una vita spezzata:
la vita del mio amico spezzata
perché?
Signore perdonami,
il dolore prevale sulla tenue fede,
ma quel lumicino
illumina una storia:
la nostra storia,
illumina il ricordo di momenti importanti
illumina la nostra amicizia.
Roby caro,
Quante gioie, ma anche sofferenze
quanti doni, ma anche rinunce
quanta fede, ma anche incertezze
Solidarietà donata a te ma anche ricevuta da te.
Caro Roby,
voglio ricordarti con due momenti indelebili:
una sera era buio nel tuo cuore. Io ti indicai il cielo dicendoti:
“guarda la bellezza delle stelle,
nel cielo più nuvoloso tornano a risplendere le stelle”.
Un’altra sera, era buio nel mio cuore e tu mi indicasti il cielo
sussurrandomi le stesse parole.
Oggi è tornato il buio nel mio cuore
ma in questo cielo c’è una Stella in più
che illumina la mia tristezza
che illumina la sua sposa
che illumina la sua dolce bimba
che illumina l’amata famiglia
che illumina ognuno di noi.
Grazie Signore per questa stella,
Grazie Roby che per sempre sarai la nostra stella.
A te Lettore
Caro amico, cara amica
non ho mai pensato di diventare uno scrittore o un poeta
ma ho provato a trasmettere ad una penna ciò che il mio cuore viveva
e ne è uscito quanto hai letto.
Cara amica, caro amico
non sono interessato ai tuoi complimenti
ma una cosa profondamente aspiro:
che leggendo tu abbia vissuto emozioni
quelle emozioni che hanno dato vita ad una penna
quelle emozioni che potranno dare vita alle tue emozioni.
Caro amico, cara amica
a te l’augurio più sincero affinché
il Signore del nostro quotidiano
tenga sempre vive le tue emozioni:
non nasconderle, non schiacciarle,
non reprimerle, non farle morire,
ma donale.
Fatti dono a chi ti è accanto
e anche tu sarai una poesia
la poesia più amata dal Signore.