lunedì 23 marzo 2009

AL MIO AMATO FIGLIO

Sai cosa ho fatto quando sei nato?
Come prima cosa ho contato le tue dita.
E sai perché?
Perché avevo paura delle radazioni.
Ricordati che tuo nonno era ad Hiroshima nel 1945.
Stava tagliando l’erba per i conigli
quando
la bomba atomica è stata lanciata.
Non ha avuto il tempo di capire
cosa stava succedendo ed ha perso conoscenza.
Quando rinvenne c’era l’inferno.

Ho incontrato una donna, una volta,
che era la figlia di un superstite
della bomba atomica di Nagasaki:
Mi disse che suo figlio era nato con sole tre dita.
Abbiamo pianto insieme.

Tuo nonno sperava che il mondo
fosse un luogo di pace ed armonia…..
Ci ha lasciato le sue volontà in silenzio.
Pensiamo
a quello che possiamo fare per il nostro futuro.
Siamo sicuramente piccoli,
ma è possibile che le cose cambino.
Quello di cui abbiamo bisogno non sono le armi,
ma della nostra saggezza e della cooperazione.
Da parte di tutti.
Kazuyo Yamane

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