lunedì 23 marzo 2009

ALTRUISMO – EGOISMO: PRIMA DI TUTTO TE STESSO

Saper donare se stessi è una qualità ma, non sempre, pensare a sé significa essere egoisti. E’ capitato a tutti, che più chi meno, di fare un piccolo esame di coscienza per capire se in una data situazione avremmo potuto fare di più per gli altri. Dare la precedenza ai propri interessi non sempre è difetto perché dipende dalle situazioni in cui si troviamo e dal modo in cui ci rapportiamo agli altri. Non c’è niente di male a dedicarsi a se stessi purché questo non danneggi le persone che ci circondano. Tutti noi abbiamo un istinto di autoconservazione, innnato dalla nascita, che con la fase dello sviluppo dovrebbe conciliarsi con la scoperta dell’altro.
Per diventare persone mature è importante stabilire un rapporto positivo tra l’amore per se stessi e quello per gli altri. Ma è possibile distinguere tra l’egoismo “tout court” e un egoismo “sano”?

Il vero egoismo esisterebbe sono nel caso in cui danneggiamo con i nostri atteggiamenti gli altri, non se cerchiamo di amare di più noi stessi. Una situazione tipo. In tv c’è il vostro programma preferito, ma dovreste sentire la lezione di vostro figlio e pensate “I compiti del bambino? Che se la sbrighi da solo. Piuttosto mi vedo il film senza preoccuparmi del resto, perché dovrei rinunciare a ciò che veramente mi piace?”. Il vero egoista è incapace di stabilire rapporti equilibrati basati sullo scambio perché è del tutto insensibile alle necessità di chi lo circonda. Il suo motto è: prendere senza mai dare.
Oscar Wilde diceva: “L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell’esigere che gli altri vivano come pare a noi”.

Il vero altruismo è una qualità che si deve imparare ad allenare fin dall’infanzia, è prima di tutto la capacità di superare il senso di possesso. I suoi aspetti fondamentali essenzialmente sono due: quello razionale, che contempla un certo vantaggio per sé stessi e quello spontaneo che non chiede nulla in cambio, certamente il più nobile. Nel primo caso, si presuppone una sorta di generosità di convenienza, un “do ut des”, cioè un dare per avere. In fondo non c’è nulla di male nello scambio di favori, di appoggio, di sostegno morale e materiale.
In amicizia, per esempio, può capitare che se questa è a senso unico in cui uno dei due dà sempre e non riceve mai nulla in cambio, questa sarà destinata a finire. Lo stesso in un rapporto di coppia.
Esiste anche un altruismo e una generosità di chi non sa mai dire di no. In questo caso non è tanto il buon cuore a far dire di sì, ma il desiderio di piacere e la paura del rifiuto. In conclusione l’altruismo totale è veramente raro perché in tutti noi c’è un misto di egoismo e altruismo.

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