Esistono poche informazioni inerenti alla persistenza e alla remissione d’uso di cannabis nel lungo periodo. Un recente studio pubblicato su Addiction e coordinato da Axel Perkonigg dell’Università di Dresda (Germania), ha stimato la prevalenza d’uso e i fattori di rischio associati ad un uso continuato o a variazioni nell’assunzione di cannabis lungo un arco temporale di 10 anni.
Lo studio prospettico longitudinale ha coinvolto 3021 giovani residenti a Monaco, di età compresa tra i 14 – 24 anni, seguito da un primo follow-up dopo 4 anni e un secondo a distanza di 10 anni. L’uso o la dipendenza da cannabis e i fattori di rischio ad essi associati sono stati valutati utilizzando l’intervista strutturata M-CIDI.
I risultati iniziali hanno riscontrato l’uso di cannabis da parte di circa un terzo del campione (34%): il 7% l’ha sperimentata una volta, l’11% ha usato la sostanza 2 o 4 volte, il 16% 5 o più volte. Il 56% dei giovani consumatori (5 o più volte), dopo quattro anni riferiva un uso corrente; tale prevalenza si riduceva al 46,3% trascorsi dieci anni. Questi, inoltre, avevano una probabilità tre volte maggiore d’uso abituale, rispetto ai giovani che avevano provato la sostanza solo una volta. L’incidenza cumulativa d’uso dopo dieci anni era pari al 50,7%. L’utilizzo di cannabis da parte dei coetanei, di alcol ed eventi traumatici rappresentavano fattori predittivi d’uso, anche a distanza di dieci anni.
I ricercatori hanno osservato che l’uso ripetuto di cannabis tende ad essere abbastanza stabile nel tempo, con percentuali di remissione piuttosto basse almeno fino ai 34 anni d’età. Le modalità di progressione d’uso suggeriscono la necessità di interventi di prevenzione precoci, che potrebbero ritardare l’età di primo uso e ridurre il numero di sperimentazioni, essendo fattori critici nella progressione all’uso abituale e alla dipendenza da cannabis.
22-08-2008
Fonte: Addiction
Da http://www.dronet.org
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