giovedì 23 ottobre 2008

Una CATASTROFICA amicizia




La protagonista di questa storia è Stella.


Dopo un’infanzia traumatica ed un soggiorno altrettanto indelebile presso il canile di Ortona (no comment), Stella viene prelevata da due “zii” ed il futuro “papà” accudita, lavata a fondo, curata e sterilizzata (chissà perché il canile non l’aveva fatto in quanto previsto) e amata “forse troppo” ma lo merita tutto.

Da questo segnante primo periodo passa oltre un anno di uno stupendo rapporto, anche se i segni del vecchio sono indelebili. Chi la conosce sa quante paure, come scappa, come si nasconde, come si accovaccia appena vede qualche situazione per lei a rischio, poi se vede bambini e palloni ci vogliono due buone braccia e un guinzaglio per taglie grandi per reggerla, fuori dalla casa la coda sparisce sotto la pancia, classica posizione di paura.

Un giorno il “papà” si ammala per una settimana la lascia alle amorevoli mani degli “zii” e della dolce compagnia del “cuginetto” Leopoldo, ma la mancanza del suo “papà” è grande e segna ancora una volta la sua dura storia.

Il suo amato torna, passano due mesi sempre insieme per convalescenza di questo ultimo, diventa la sua infermiera, la sua segretaria, la sua ombra. Un passo lui e un passo Stella, anche al bagno; però rispetta la privacy girando la testa verso la porta!

Il 1° settembre per Stella è un giorno terribile (non solo per lei). Il “papà” torna a lavorare e come era abituata prima la lascia a casa sola. Tutto l’appartamento per lei, la sue cuccette, la sua pappa e l’acqua, il suo divano (se ne è appropriata).

Stella non è più abituata a stare sola ha paura di essere abbandonata nuovamente e se la piglia con la sua brandina .







Torna il suo papì soliti salti di gioia, carezze, abbracci e……… il papi fa una faccia non bella e dice che hai fatto? Brandelli sparsi della sua ex cuccetta per casa, una bella pipì sull’altra sua cuccetta (strano!?) e tutto qui (per oggi). Ma nessuna sgridata non serve, non capirebbe e l’amore per Stella passa sopra i piccoli guai. Un asciugamano in sostituzione della brandina e una lavatrice riparano i guai.

Due settembre tutto tranquillo papi è a casa non lavora e si sta inseparabilmente insieme.

I giorni dopo finalmente al ritorno dal lavoro trovo tutto in ordine (SPERAVO) ma un lenzuolo dove dorme è distrutto e nuovamente pipì sulla cuccetta appena lavata.

Minacce, qualche strillo, niente carezze. Il giorno dopo aver ristretto gli spazi disponibili al rientro dal lavoro che trovo? Tutto in ordine. Brava Stella, salti, abbracci, premi e così via verso il giorno successivo.

Stella ha riacquistato la piena fiducia, la casa è tornata di suo dominio e il papi più fiducioso va al lavoro e

torna sicuro che tutto sia regolare….. ma basta aprire la porta e: E’ CATASTROFE, lascio parlare le foto:








Disperato, strillo, grido, due sculacciate…. Piango perché la vedo amareggiata e sofferente. MA NON SO COSA FARE.

Giorno successivo, si ritorna alla restrizione degli spazi, porte chiuse (anzi legate) ma la disperazione e la rabbia riescono ad aprire ed ancora danni (pochi x fortuna).

Arriviamo a ieri torno con il patema d’anima, quasi non vorrei aprire la porta. Apro: NOOOOOOO

telefax, wireles, modem a terra e la nuova brandina a pezzi come la precedente.

Da questo momento separati in casa nessuna comunicazione (che fatica non fargli coccole e carezze o godere delle sue) !!!!

Arriva una casetta super lusso da mettere sul terrazzo,prestata dal cuginetto Leopoldo per le ore di solitudine, e speriamo per un breve periodo. Per il resto del tempo la casa è sua come mia e l’affetto che ho per la mia Stella supererà ogni altro danno perché il suo amore per me vale molto più delle cose che ha rotto e può rompere.

Il papi di Stella, Leo

PS. a presto per il seguito, speriamo buono per tutti.



La “catastrofe” è ritornata ad essere una serena Stella.

Ciao a tutti, continuiamo con la seconda puntata.


Dalla serie di catastrofi non se ne usciva, ma cosa più importante era LA SOFFERENZA di Stella, solo questo in fondo era il motivo delle sue dannose reazioni.

Ho deciso di contattare una veterinaria comportamentalista, la Dott.ssa Marchionni Laura di Pescara per andare a fondo su quanto accaduto e accadeva. Dopo due ore di colloqui (con me, non fate come qualche mia amicizia che mi ha chiesto “ma cosa gli ha detto al cane la psicologa?”……..) sono arrivati molti consigli preziosi (li riporto di seguito, possono servire a qualcuno) siamo tornati a casa ed iniziato ad applicare quanto consigliatomi. A distanza di un mese siamo tornati alla normalità con qualche successo in più. Non mancano ancora reazioni negative alle sue innumerevoli paure che scaturiscono dai traumi subiti da piccola. Il grosso problema è quello del rapporto con l’esterno e le persone, poi non parliamo dei bambini. Ma piano piano affronteremo anche quello.

Di seguito vi riporto i consigli avuti con qualche personale commento.

CONSIGLI:

  1. potenziare i momenti di distacco in casa (gradualmente uscire sempre di più e per tempi più lunghi)
  2. in casa il cane non deve accedere ad alcuni locali (io ho scelto cucina, bagni e la camera dove lei aveva fatto tanti danni)
  3. non evidenziare il momento di distacco con parole, coccole, ecc. (che difficile non dirgli due parole di saluto e farle due carezzine. Ma ancor più difficile è il rientro dove lei fa salti enormi di festa per il mio rientro e per farsi notare e accarezzare)
  4. Lasciare premi e qualcosa da “sgranocchiare” al momento del distacco affinché lei si concentri nei premi e non nel senso di abbandono. (i primi giorni non li toccane neanche, ma si metteva sul corridoio a guardarmi che me ne andavo). Togliere subito al rientro se sono avanzati (non lo dite alla Dott.ssa ma qualche volta li lascio perché è il momento che festosa del mio rientro li va a prendere e mangiare tranquillamente sulla sua cuccetta) bhè qualche errore lo dovrò fare!
  5. Come detto non dare seguito alle sue manifestazioni di festa al rientro, ma gratificare solo quando si è TRANQUILLIZZATA.
  6. abituarla ai giochi, è consigliato in particolare il KONG che rilascia alimenti piano piano. I giochi devono essere con difficoltà graduale in quanto devono essere risolti per acquisire fiducia, se c’è bisogno aiutarlo a risolvere. Nascondere un premio, ecc.
  7. Specificatamente per Stella, fare un cammino di riappacificazione con la palla. Darle dei premi, cospargerla di carne plasmon, ecc. (in effetti è arrivata a prenderla con la bocca quando sotto c’è qualcosa di buono. Ma se la vede fuori, se vede qualcuno giocarci fate i muscoli altrimenti vi porta via con lei. Ha tolto perfino le feste ad un altro cane a lei simpatico vicino casa che quando lo vede affacciarsi dalla ringhiera del giardino lei gli salta sotto il naso, ma una volta si è affacciato con una palla in bocca e per molti giorni quando passava lì sotto scappava anche se cera lui a farle ed aspettare feste).
  8. PASTI: farla mangiare dopo di me ed in posto diverso. Dare in mia presenza, lasciare un tempo giusto per mangiare (1 ora) e poi togliere anche se non ha mangiato. Anche in macchina quando la porto con me.
  9. Non darle cose da mangiare se è lei a chiederle, ma “gettarle” qualcosa in premio se sta buona e rispetta le regole che gli avete dato (io per esempio non voglio che viene in cucina, lei dopo che ha mangiato la sua pappa si mette seduta all’ingresso e allora gli tiro qualche premio… scappa perché si spaventa ma poi torna a prenderlo. Solo una volta l’odore della bistecca che mi stavo mangiando l’ha attirata fortemente e vedevo che faceva due passetti in avanti e poi si metteva seduta, altri due e poi seduta fino che non si è seduta vicino alla sedia in attesa…. Che ridere!
  10. iniziare ad abituarla gradualmente al trasportino fino ad arrivare a chiuderla in esso in macchina. NON CI SONO RIUSCITO neanche ad acquistarlo, chissà se ci riuscirò?.
  11. ESTERNO:
    1. non lavorare sulle paure ma sui momenti di calma valorizzandoli con carezze e gratificazioni e premi. Che lei non prende perché anche se sembra calma in fondo non lo è).
    2. Il PREMIO ESTERNO deve essere utilizzato e dato solo per l’esterno
  12. nei momenti di paura mentre sta fuori non seguire il suo voler tornare in posti per lei sicuri (casa, macchina, ecc.) fermarsi, “pretendere” la calma (senza coccole o gratificazioni) cambiare anche parzialmente l’itinerario lasciando intravedere a lei la meta (auto, casa, ecc.).
  13. non creare forzature in ambienti dove lei ha paura, mentre scegliere posti dove lei sta tranquilla e valorizzare i momenti di tranquillità. (la terapia d’urto non funziona).

AIUTO TERAPEUTICO:

ANXITANE M/L mezza compressa 2 volte al dì per 60 giorni si tratta di: ANXITANE è un supplemento nutrizionale appetibile per cani, un valido aiuto nella gestione dei disturbi comportamentali: - attenua le reazioni legate agli effetti dello stress o della paura, effetti associati o no a cambiamenti dell'ambiente in cui vive l'animale ( paura della gente, degli altri animali, paura in strada, cambiamenti d'ambiente). - Permette al cane di ritrovare la sua serenità. - Esercita effetti rilassanti senza sonnolenza ne altri tipi di inconvenienti. La sua ottima appetibilità facilita la somministrazione delle compresse che si danno direttamente dalla mano o anche dal pavimento, come un biscottino. Composizione:L-Theanina (Suntheanine)100 mg., Cellulosa microcristallina, agente appetibilizzante, Mannitolo, proteine grzze 27%, materia grezza 5%, umidità 3.7%, ceneri grezze 1.5 %. confezione Medium e Large da 30 compresse per cani con peso da 10 kg a 25kg mezza compressa mattino e sera, per peso superiore a 25 kg. 1 compressa mattino e sera. Per ottenere un risultato ottimale è fondamentale somministrarlo 2 volte al giorno per periodo di almeno 2 mesi.

COLLARE DAP si tratta di:Feromone Appagante del Cane, collare favorisce il benessere di cuccioli e cani adulti in situazioni che possono determinare paura ed apprensione.

Il collare D.A.P. può essere usato sia all'esterno che all'interno della casa in caso di: inserimento in un nuovo ambiente (casa nuova, canile, estranei); periodo di socializzazione (nuove ed impreviste situazioni); paura manifestata all'esterno (cani estranei, traffico, temporali ed altri rumori forti).I feromoni contenuti in D.A.P. sono di sintesi ma sono identici ai feromoni di appagamento canini prodotti in natura dalla cagna pochi giorni dopo il parto.Ricerche hanno chiaramente dimostrato che le proprietà rassicuranti dei Feromoni di appagamente canini persistono anche in età adulta.Appena applicato D.A.P., Feromone Appagante del Cane, collare inizia a rilasciare i feromoni e ad agire sul cane. Il contatto del collare con la cute del cane e la sua temperatura corporea consentono la diffusione dei Feromoni, per questa ragione il collare D.A.P. deve restare a contatto con la cute.Il collare ha efficacia per un mese una volta applicato; il vostro cane percepirà costantemente i suoi benefici. Una volta rimosso, il collare continuerà a rilasciare Feromoni, anche se in minima quantità, con conseguente minore effetto in caso di riutilizzo.

Composizione:

D.A.P. collare feromone appagante del cane 2,5%, eccipienti q.b. a 1 collare 100%.

Modalità di impiego:

Applicare il collare e regolare la misura lasciando lo spazio di un dito dal collo del cane, tagliare la parte eccedente. Il colllare agisce per circa 4 settimane, ed è consigliabile lasciare il collare sul cane per un mese una volta applicato.

Precauzioni: rimuovere il collare prima del bagno e rimetterlo quando il cane è asciutto. Il collare non rilascia feromoni quando è umido; se il collare si bagna è consigliabile rimuoverlo, aspettare che si asciughi e quindi rimetterlo sul cane, questo non riduce l'azione del collare.

Per ora vi lasciamo, io davanti al pc e Stella che si sta godendo il sole sul terrazzo. Speriamo che la prossima volta possiamo raccontarvi qualche altro successo (no danni!).

Con affetto un saluto caro e un bau bau

A tutti

Leo e Stella

Guarda quel povero cane di nessuno.

Chiamalo

Dagli un po’ della tua merenda, fagli una carezza.

E’ il Signore che lo manda

perché tu possa fare una buona azione

verso una Sua creatura così abbandonata.

San Giovanni Bosco



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