domenica 12 ottobre 2008

La nuova droga sonora funziona, e fa paura per i suoi effetti.

La nuova droga sonora funziona, e fa paura. «L’ho provata insieme ai miei specializzandi e l'effetto è stato immediato: mal di testa, sonnolenza, stordimento, formicolii. Abbiamo dovuto interrompere l'esperimento. Senza dubbio funziona». Donato Munno, psichiatra e professore di Psicologia clinica alla facoltà di Medicina di Torino, nonché autore del saggio «Nuove droghe e nuovi tossicomani», ha scaricato «iDoser» da internet, le ha provate e ha scoperto che il suo testo merita un aggiornamento.
Che la musica entri nell’animo lo diceva già Platone più di duemila anni fa. Ma che le onde sonore spacciate on line riproducano gli effetti di cocaina, extasy, eroina, Lsd e marijuana è roba da maniaci del computer del terzo millennio. Trecento anni dopo le sonate di Mozart che sedavano le crisi epilettiche, i cybernauti si sono inventati le iDoser: bastano un pc, una connessione a internet e un paio di cuffie e la dose è pronta da consumare «sdraiati nel letto e possibilmente al buio», raccomanda il principale sito-pusher.
A preoccupare è la dipendenza psichica: «Le droghe che creano carenza fisica sono in calo - spiega Munno - Oggi la tendenza è assumere sostanze che permettano una vita normale, come la cocaina. E le iDoser vanno in questa direzione: si ha "voglia", non "bisogno"» di consumarle. Mi vengono in mente i riti ancestrali dove la musica ripetuta a una precisa cadenza porta in stati di trance e ipnosi. Oppure si pensi alla musicoterapica, dove il suono che riattiva onde cerebrali ha risvegliato persone dal coma», come è successo a Torino, all’ospedale delle Molinette, nel 2002.
Il sistema funziona sulla base dei cosiddetti «battiti binaurali», sperimentati sul cervello negli anni Settanta dal medico newyorchese Gerald Oster. Spiega il professor Ferdinando Rossi, ordinario di Neurologia a Torino: «Vengono applicate alle orecchie frequenze diverse tra loro: la differenza crea una stimolazione nel cervello, tanto più forte quando più intense sono le onde. Le frequenze cerebrali vanno da 1 a 4 hertz per il livello Delta, quello del sonno profondo, ai 30 dello stato vigile, che corrisponde alla frequenza Beta». Le iDoser vengono sparate in un orecchio a 500 hertz, nell’altro a 510. Sono i dieci della differenza a provocare lo «sballo».
Sono centinaia le pagine web dedicate alla nuova fusione, ancora più numeose le proposte. «Una dose - si legge su un sito - costa appena 3 euro, mentre un mp3 con Peyotl, cocaina, marijuana e oppio costano tra i 16 e 13 euro. Stessi prezzi per Lsd, extasi e morfina». Listini che la Guardia di Finanza conferma: «Il rischio - spiega il maresciallo Antonio Landi - è a lungo termine. Una volta scaricate da Internet sono riutilizzabili infinite volte. Senza contare che ne verranno prodotte altre e questo alimenterà un mercato che promette già centinaia di migliaia di clienti».

Fonte: LA STAMPA tratto dal sito dell' Istituto Superiore di Sanità www.iss.it

io dico: è sconvolgente come siamo in ritardo per gli interventi a favore dei giovani per evitare che la loro vita subisca danni compromettendo l'intera esistenda degli stessi. Come educatore all'interno di una comunità (Soggiorno Proposta onlus) mi rendo conto che noi i Servizi e tanto più il mondo politico siamo in netto ritardo rispetto all'evoluzione che il mercato dello "sballo" offre ai nostri giovani. Siamo fermi da anni allo "Spinello si!" "Spinello no!" ma invece c'è molto da fare. Lavorare insieme, una politica che investa sulla prevenzione, sulla cura ma ancor di più SULLA PROMOZIONE DEI GIOVANI. Fa comodo che i giovani non mettano in gioco le loro potenzialità perchè in cambio abbiamo maggiori consumi ma avremo MENO FUTURO.

Cari GIOVANI mettetevi in gioco in ogni angolo e sano strumento , fate frullare positivamente le vostre energie e non buttate via la vostra vita.
Io sono con voi. Auguri. Leo

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