I video scaricabili su internet con “protagonisti” che assumono droghe incoraggerebbero i giovani spettatori a imitare tali comportamenti e a utilizzare droghe e alcol. Nel solo mese di agosto è stato stimato un accesso ai filmati in rete da parte di oltre 8,9 milioni di adolescenti.
Un’indagine on-line condotta da Office of National Drug Control Policy (USA) nel mese di giugno e appena pubblicata, ha osservato le abitudini in rete dei giovani adolescenti e i siti più frequentati e ne ha monitorato l’esposizione a contenuti riferiti alle sostanze d’abuso. Lo studio rivela che un ragazzo su venti che sta guardando video in rete, facilmente nell’arco temporale di un mese incapperà in uno o più filmati sulle droghe. Preoccupante inoltre l’età precoce di esposizione, infatti più di un terzo dei giovani esposti (35%) ha un’età inferiore ai 16 anni. I video scaricabili da internet mostrano spesso (nel 40% dei casi) riferimenti espliciti all’uso di droghe o a episodi di ubriacature.
L’età media di primo approccio a materiali pornografici tramite internet è di 11 anni, e il 9% degli adolescenti che utilizzano siti di social network affermano che qualcuno ha pubblicato in rete una loro foto imbarazzante senza permesso. Inoltre i genitori risultano spesso ignari di questo potenziale pericolo e dell’influenza che internet può esercitare sui giovani nel spingerli a sperimentare droghe e alcol, tant’è che l’uso di sostanze psicoattive non rientra nella lista delle principali preoccupazioni rispetto all’accesso a internet da parte dei propri figli.
08-10-2008
Fonte: Office of National Drug Control Policy
Da http://www.dronet.org
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